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FORMAZIONE PER ASPIRANTI LIBRI VIVENTI

laboratorio gratuito in Biblioteca con Andrea Picco

Quando 11/04/2024 00:00 al
02/05/2024 00:00
Nei giorni
  • 11/04/2024
  • 18/04/2024
  • 02/05/2024
Dove Biblioteca Civica Villa Valle
Riferimento
Telefono 0445 424545
Aggiungi iCal

3 incontri  con lo psicologo, drammaterapista, conduttore di teatro sociale ed educativo ADREA PICCO
i giovedì 11-18 aprile e 2 maggio, dalle 17 alle 19

Lo sapevi che a Valdagno c’è una BIBLIOTECA fatta di libri in carne ed ossa e vogliamo ampliare il nostro catalogo!
Il racconto della tua storia personale può aiutare a superare stereotipi, discriminazioni o pregiudizi? Può incuriosire o portare un punto di vista diverso?
Per informazioni o candidature (entro il 1° aprile) contatta la Biblioteca biblioteca@comune.valdagno.vi.it - 0445 424545


Perché una BIBLIOTECA VIVENTE

In un mondo sempre più interconnesso ma spesso diviso da pregiudizi e stereotipi, la biblioteca vivente si propone di abbattere barriere e promuovere la diversità e l'inclusione. Ogni "libro vivente" è una persona reale che ha vissuto esperienze uniche e che è disposta a condividere la propria storia in modo aperto e sincero.
La Biblioteca vivente incoraggia il rispetto reciproco, l'apertura mentale e la costruzione di ponti tra persone di diverse culture, background e esperienze di vita.
In questo progetto, ci impegniamo a creare un ambiente sicuro e accogliente in cui tutti possono sentirsi liberi di condividere le proprie storie e di ascoltare quelle degli altri senza giudizio. Siamo convinti che ascoltare le esperienze personali degli altri sia un potente strumento per promuovere la compassione, la solidarietà e la consapevolezza della ricchezza della diversità umana.


giovedì 11 aprile, 17.00-19.00

Il gruppo

Scegliere di diventare un “libro vivente” non è un’esperienza di solitudine, bensì di comunità. Quello che si vuole fare è fare incontrare le storie delle persone e farle diventare una libreria. Il “libro vivente” nasce e fiorisce nell’incontro sia con il lettore, sia con gli altri “libri”. Questo primo incontro sarà dedicato alla fondazione del gruppo, a riconoscere che faremo parte di un’esperienza comune e getteremo le basi per il primo racconto di sé in coppia, in modo che sia l’altro a aiutarci a far nascere l’idea di come potrebbe intitolarsi il mio libro, o meglio, il libro che sono. Dal titolo al sottotitolo e alla quarta di copertina il passo è breve. Ecco gettate le basi per il secondo incontro.

giovedì 18 aprile, 17.00-19.00

La mia storia

In questo secondo incontro ci concentreremo maggiormente sul tessuto narrativo del mio racconto, selezionando cosa raccontare e cosa no. L’obiettivo è di risultare scorrevole senza perdere autenticità, di essere utile e accattivante senza diventare un testo seduttivo o commerciale. Anche per essere elegantemente se stessi serve un po' di maestria. Vedremo insieme a quali aspetti fare attenzione per costruire il nostro racconto di noi. In fondo un “libro umano” dura all’incirca 30 minuti. Va da sé che una vita intera non ci sta e non vogliamo farcela stare. Il lavoro sarà quello di scegliere. Alla fine di questo incontro dovremmo avere le idee abbastanza chiare su ciò di cui racconteremo quando inizieremo a parlare come “libri viventi”.

giovedì 2 maggio, 17.00-19.00

La biblioteca umana mi sostiene

In questo terzo incontro proveremo ad affrontare assieme come gestire al meglio l’incontro col lettore, quali domande potrebbe fare, come far sì che le risposte siano un racconto anch’esse e non un’invasione della mia sfera personale. In questo processo ci faremo aiutare e sostenere dagli altri, dalle loro esperienze o dalla loro sensibilità. Capiremo che essere un libro umano significa far parte di un team di bibliotecari che mi possono proteggere quando serve, e che la funzione della mia storia è quella di abbattere pregiudizi e creare ponti su esperienze di vita sconosciute e non di esporre la propria vita intima. La lettura, anche quella su carta, è la creazione di un rapporto, di rispetto reciproco e di scambio!

 

ANDREA PICCO è psicologo, drammaterapista, psicodrammatista, conduttore di teatro sociale e educativo. Da diversi anni collabora con il Centro CAPTA onlus di Vicenza e il Centro Studi Evolution di Verona per i quali conduce percorsi formativi e di crescita personale attraverso laboratori a mediazione teatrale e artistica, fondati su elementi metodologici provenienti dal teatro terapia, dal teatro dell'oppresso e dalle tecniche attive. Si occupa inoltre di formazione proponendo percorsi sulla comunicazione efficace, la gestione dei conflitti e il group building attraverso la facilitazione per gruppi e organizzazioni dal mondo educativo, sanitario ed aziendale.