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Itinerario artistico-religioso

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Il Duomo di San Clemente, La Chiesetta di Santa Maria del Carmine, La Chiesa di San Gaetano Thiene

ITINERARIO ARTISTICO - RELIGIOSO
Il Duomo di San Clemente
L'ancona di Maestro Girolamo del 1445

 
Il primo itinerario non può che riguardare la visita al Duomo di San Clemente nel centro storico della città. Prima tappa è l'ancona di pietra dipinta conservata nella sacrestia, firmata da Maestro Girolamo e datata 1445.
Il nucleo base è la figura della Madonna col Bambino; sulla predella vediamo Cristo con i dodici apostoli; sopra i santi più venerati e otto Padri della Chiesa; più in alto Annunciazione e Morte e, come coronamento, la Città Celeste, il Paradiso. La prima preoccupazione in quegli anni era la precarietà dei terreni coltivabili, per la minaccia sempre incombente delle acque del torrente Agno, ed ecco dunque raffigurati una serie di Santi protettori. A sinistra c'è San Cristoforo impegnato in un guado, e subito accanto San Clemente papa, titolare della Chiesa. A sinistra della Madonna si trovano poi San Nicola e San Lorenzo, mentre molte altre figure di santi sono incastonate sui pilastrini sovrapposti, che suddividono l'ancona in tre parti.
        
L'interno del Duomo di San Clemente
L'interno della chiesa costituisce la testimonianza matura di una tecnica costruttiva giunta alla fase conclusiva tra la fine del '700 ed il primo '800, caratterizzata da mura imponenti e da un soffitto altissimo che si rialza ad ogni finestra in unghie per lasciar passare quanta luce possibile.
L'architetto bassanese Giovanni Miazzi (1698 - 1797), ideatore della chiesa e direttore dei lavori, ha dato ritmo e misura a tutto l'insieme attraverso la successione delle lesene di ordine gigante, la pianta a croce immissa, e una luce irrompente dalla massima altezza possibile per far lievitare il soffitto.
Tra le cinquanta lesene corinzie non figurano aperture ma riquadri con dipinti di fine '800 ad opera del pittore friulano Lorenzo Rizzi (1830 - 1885) in cui appaiono i più importanti santi della Chiesa cattolica e gli episodi più significativi della loro vita.
Il nucleo portante è costituito dalla pala dell'altare maggiore, capolavoro del pittore vicentino Giacomo Ciesa (1733 - 1822), alta quattro metri e raffigurante il Martirio di San Clemente.
Tutto il complesso delle strutture architettoniche, della decorazione, dei materiali e dell'iconografia mantiene coerenza e dignità conferendo all'insieme un'omogeneità riscontrabile in poche chiese.

La Chiesetta di Santa Maria del Carmine
L'itinerario che conduce a Santa Maria del Carmine è breve e piacevole: si percorre il marciapiede che inizia subito dietro il monumento a Gaetano Marzotto, e dopo un viale alberato si arriva ad un piccolo oratorio del 1634.
L'esterno dell'oratorio è costituito da una facciata a capanna caratterizzata da un semplice arco fiancheggiato da due elementi orizzontali. Ai lati della facciata due ali arretrate ripetono l'arco centrale con delle finestre a lunetta.
Appena entrati un minuscolo corridoio conduce all'interno della chiesa: un ambiente ottagonale dove il disegno dell'ottagono viene ripreso al centro del pavimento delineato da lastre di marmo di diverso colore. Quattro finestre rotonde ritmano le pareti con le vetrate gialle e blu che formano una stella, il soffitto a spicchio forma un elegante padiglione.
Le due file di banchi conducono alla pala ottocentesca che descrive la visione della Madonna di Santo Simone Stock. Nel piccolo vano a sinistra troviamo un'interpretazione del tema della Pietà ad opera dello scultore Arrigo Minerbi.

La Chiesa di San Gaetano Thiene
Dal centro storico di Valdagno si prosegue l'itinerario attraversando il torrente Agno ed entrando nella cosiddetta "città sociale", dove incontriamo la chiesa di San Gaetano che, nata come salone dell'asilo e adattata poi a palestra, venne consacrata solo nel 1959.
All'interno della chiesa la luce naturale assume modulazioni di ogni colore attraversando le tessere colorate delle vetrate create da Albano Poli nel 1960.
L'unica statua monumentale, che si trova a sinistra del podio che divide l'aula dal vano presbiteriale, è opera di Guido Cremasco e rappresenta il santo patrono, Gaetano Thiene.
Tutta la parete di fondo che chiude il presbiterio di San Gaetano appare come una gigantesca pala polimaterica, al centro della quale si trova l'altare della chiesa.
Sopra uno zoccolo marmoreo emergono in fila le canne dell'organo. Sopra il prospetto dell'organo abbiamo otto fasce di marmi bianchi provenienti da tutto il mondo.
Al centro di queste, le doghe verticali della porta di legno riprendono la trama verticale delle canne dell'organo.
Sui lati della porta due angeli con le lunghe ali diritte rivolte al cielo e due grandi aureole reggono un cartiglio su cui stanno scritte le parole Amen e Alleluia.


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