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SPRAR: Recoaro ripensi all’uscita dal progetto

Comunicato stampa

SPRAR: Recoaro ripensi all’uscita dal progetto
La maggioranza valdagnese sottolinea i vantaggi dell’adesione al Sistema
Senza clausola di salvaguardia rischio avvio nuovi CAS

Siamo molto dispiaciuti della decisione del Comune di Recoaro Terme di abbandonare il progetto SIPROIMI - Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati (ex SPRAR -  Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ).

Il progetto di accoglienza diffusa era stato costruito con impegno e in modo congiunto dalle due Amministrazioni a partire dal 2017, raggiungendo gli obiettivi auspicati con l'inserimento lavorativo del 100% dei capifamiglia o singoli ospiti.


In un momento di forte tensione legata all'emergenza richiedenti asilo, nel pieno rispetto dei valori e dei principi costituzionali e con la convinzione che un comune e una comunità che si ritengano tali hanno il dovere di accogliere, l'adesione alla rete SPRAR aveva ed ha importanti vantaggi:

- controllo da parte del Comune. Il Comune aderente allo SPRAR infatti ha il controllo diretto sulla gestione dei fondi destinati all'accoglienza e può selezionare l'ente gestore che lo affianca nella gestione dei migranti, coinvolgendo realtà competenti e attive da anni sul territorio, non associazioni e cooperative improvvisate;

- accoglienza diffusa. I richiedenti asilo accolti vengono distribuiti sul territorio comunale evitando concentrazioni e ammassamenti in un'unica struttura, come nel caso dei tanto temuti CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria);

- numeri certi. Il sistema prevede infatti una clausola di salvaguardia che impone un tetto massimo di 3 rifugiati ogni 1.000 abitanti e l'esenzione da ulteriori forme di accoglienza;

- impiego in lavori socialmente utili regolamentato da specifici progetti costruiti su ciascuna persona inserita nel Sistema;

- integrazione concreta. I migranti così accolti, tra cui troviamo adulti e/o famiglie, vengono coinvolti in un progetto di reale integrazione. I servizi attivati vanno a beneficio dell'intera comunità locale.


Il costo complessivo a carico dei due comuni è di 28.000 euro, parametrati al numero di richiedenti asilo che ciascun comune accoglie (quindi con una maggiore quota a carico del Comune di Valdagno).


Convinti della necessità di mantenere attivo il progetto SIPROIMI, il nostro Comune sta vagliando la possibilità di assorbire i posti non più disponibili a Recoaro Terme o di individuare una nuova sinergia con altro comune.

A nostro avviso è necessario anteporre alle posizioni ideologiche la tutela delle comunità che rappresentiamo soprattutto per essere preparati qualora le condizioni che hanno portato alla nascita della rete SPRAR si dovessero ripresentare. Auspichiamo pertanto che l'Amministrazione possa ripensarci, proseguendo le preziose sinergie in essere da sempre tra i nostri due comuni.