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Se questo è Levi

— scaduto
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Sabato 1 febbraio dalle ore 15.00 in posti diversi

Quando 01/02/2020
dalle 15:00 alle 20:00
Dove Biblioteca - Liceo - Consiglio Comunale
Riferimento
Telefono 0445 428223
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Prosegue la rassegna teatrale valdagnese Finisterre – Teatro ai confini, un progetto di disseminazione del teatro nel territorio che ogni anno si arricchisce di nuove collaborazioni, proponendo un programma in cui campeggiano attori e compagnie pluripremiati e ben accreditati nel panorama del teatro contemporaneo.

Sabato1 febbraio vedrà protagonista la Compagnia Fanny & Alexander con la maratona in ricordo di Primo Levi a cent'anni dalla nascita.

Gli spettacoli si svolgeranno con i seguenti orari:

  • ore 15.00 Palazzo Festari "Se questo è un uomo"

    (lo spettacolo inizialmente programmato presso la Biblioteca Civica si svolgerà a Palazzo Festari - c.so Italia 63 a pochi passi dalla Biblioteca)

  • ore 17.00 Aula Magna del liceo Trissino "Il sistema periodico"
  • ore 18.30 Sala del Consiglio Comunale "I Sommersi e i salvati".

I posti sono limitati data la capienza dei luoghi, pertanto Vi consigliamo di acquistare i biglietti in prevendita:
- Biglietto per tre spettacoli euro 12,00
- Biglietto singolo spettacolo euro 5,00

La Compagnia Fanny & Alexander ha vinto il premio Ubu speciale 2019 per il progetto " Se questo è Levi" e Andrea Argentieri, interprete del progetto su Levi, è stato premiato anche come miglior attore/performer under 35.

Regia Luigi De Angelis
Drammaturgia Chiara Lagani
Con Andrea Argentieri
Produzione E/Fanny & Alexander

A partire dai documenti audio e video delle teche Rai e di Youtube, Andrea Argentieri veste i panni dello scrittore Primo Levi, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i discorsi in prima persona. È un incontro a tu per tu, in cui lo scrittore, a partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione.

Grazie alla tecnica del remote acting, dell’eterodirezione, sperimentata da Fanny & Alexander negli ultimi dieci anni, si cerca di comporre un ritratto dello scrittore che si basa sulla vertigine di una domanda: quanto questa testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci tramite la sensibilità di un attore che si lascia attraversare dai materiali originali a noi rimasti di quello scrittore? Può l’epifania di una voce, di un corpo-anima, imprimendosi nel corpo di un attore molto più giovane del modello-impronta che persegue, far sgorgare in maniera ancora più cogente la potenza e la necessità della sua testimonianza?

“Se questo è Levi” è un ritratto d’attore. È il tentativo di concretizzare l’esperienza del resoconto, a tu per tu con lo scrittore.

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L’ossessione del super realismo
di Luigi De Angelis

Primo Levi, nel suo libro I sommersi e i salvati, a proposito della traduzione in tedesco di Se questo è un uomo, parla di un tentativo quasi ossessivo di super-realismo, in cui vuole che la traduzione sia una specie di magnetofono diretto dell’esperienza, una specie di retrovisione alla lingua o restauro a posteriori… Questa ossessione è stata il motore propulsivo del progetto Se questo è Levi e la sua linea guida. Mettere un interprete, un attore nella condizione di essere attraversato dalla voce registrata di un’altra vita, di vestirne la voce come una pelle, di fare un bagno animico in essa, facendosi imbevere, come una matassa di lana che si imbeve di acqua. Dentro la voce di uno scrittore dalla personalità poliedrica come quella di Primo Levi si annida un mondo ricchissimo, fatto di emozioni, trattenute o rilasciate, si intravede in essa una complessa filigrana; nella grana della voce sono nascosti i traumi dell’esperienza, ma soprattutto scaturisce tutta la forza del carattere, della ragione, della missione. In Se questo è Levi l’interprete non legge, ma è “letto” da una voce straniera che lo attraversa, fa reagire in sé - come in un processo chimico - il materiale sonoro che gli viene proposto tramite un auricolare, che lui restituisce all’istante, avendo studiato la prossemica dello scrittore, le sue espressioni facciali, le sue emozioni interiori e esteriori, avendo fatto abitare in lui quell’altra vita, quell’altra pelle animica, tramite un bagno sonoro. È una forma di mimetismo per vicinanza, in cui bisogna saper fare spazio, accogliere, cercare le somiglianze interiori, le corrispondenze col proprio vissuto, rispettare, riverberare; è una forma di osservazione meditativa, in cui non bisogna avere tentazioni volitive, affermative, ma piuttosto bisogna sapere captare, farsi antenna, intercettare, farsi attraversare, lasciar fluire. Come fa notare Marco Belpoliti in Primo Levi di fronte e di profilo, si avverte nella scrittura di Levi la forza dell’oralità, come se Levi fosse prima di tutto uno scrittore orale che scrittore di penna. Si risente nella scrittura la sua necessità di testimonianza, come se i suoi testi fossero stati prima “testati” in un viaggio in treno, in casa, in delle conferenze, davanti alle varie comunità di uditori che gli capitava di incontrare e a cui mai si sottraeva… E viceversa le sue interviste radiofoniche o televisive sono incredibilmente lucide, sembrano scritte nel momento in cui vengono enunciate, c’è una continuità tra l’oralità e la scrittura nelle due direzioni. Per questo abbiamo scelto di non mettere in scena le opere letterarie di Primo Levi, a parte alcuni passi dal Sistema Periodico, ma abbiamo preferito sostare nella travolgente forza della sua lingua orale, da cui scaturiscono concetti vivissimi che sembrano pronunciati per la prima volta nell’istante stesso in cui vengono enunciati dall’interprete, facendo sì che sembrano parole di oggi, delle frecce acuminate, delle risposte politiche alla zona grigia di questi tempi.

 

PREVENDITE

  • Libreria Liberalibro Via Marconi 6 Valdagno – tel. 0445 402293
  • Ufficio Teatro Astra Contrà Barche 55 Vicenza – tel. 0444 323725
  • On-line su circuito www.vivaticket.it

 

PER INFORMAZIONI

Ufficio eventi e cultura Valdagno
Tel. 0445 428223

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