L’Architettura protoindustriale del Veneto nell’età di Palladio
Una Mostra in Rete - Giovedì 26 Gennaio ore 20.30 Sala Soster di Palazzo Festari
Quando |
26/01/2023 dalle 20:30 alle 22:30 |
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Nei giorni |
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Dove | Sala Soster – Palazzo Festari - Corso Italia, 63 – Valdagno (VI) |
Riferimento | info@guanxinet.it |
Telefono | 0445/406758 |
Aggiungi | iCal |
L’ARCHITETTURA PROTOINDUSTRIALE DEL VENETO
NELL’ETÀ DI PALLADIO
La prima ricerca sintetica sulle architetture nate dal boom industriale nel Veneto del Rinascimento, fra innovazione tecnologica, materiali natuarali ed energia rinnovabile
Partecipano all’incontro:
Guido Beltramini | Direttore del CISA Andrea Palladio/Palladio Museum
Edoardo Demo | Docente di Storia economica, Università di Verona
Walter Panciera | Docente di Storia moderna, Università di Padova
L’epoca di Palladio coincide con un periodo di grande innovazione nel Veneto, non solo in architettura ma in ogni settore dell’economia. Studi storici recenti hanno evidenziato che a Vicenza si produce la più pregiata seta d’Europa grazie alla capacità imprenditoriale degli stessi committenti di Palladio. Ma questo boom industriale investe un ambiente produttivo e creativo più ampio: accanto a mulini da macina e da seta, la mostra presenta al pubblico lanifici, segherie, cartiere, concerie, fucine, forni da calce, miniere e impianti per la frantumazione della pietra.
Di pari passo, si registra un aumento vertiginoso di richieste di brevetto al Senato veneziano per nuove invenzioni meccaniche. Solo con la rivoluzione industriale di fine Settecento si giungerà a una
situazione paragonabile. Gli inventori non sono solo veneti ma giungono da altre parti d’Italia e da
oltralpe, a testimoniare gli intensi scambi internazionali di conoscenze tecnologiche con la Serenissima.
Le invenzioni di per sé non bastano, ma il Veneto dispone di un altro elemento fondamentale: le risorse naturali. La presenza di una linea di risorgive lungo tutte le Prealpi, da Brescia a Udine, offre il contesto ideale per i nuovi insediamenti industriali: l’acqua sorgiva, infatti, ha un flusso e una
temperatura costanti nei diversi momenti dell’anno, che la rendono sfruttabile senza interruzioni.
Questa mostra ripercorre l’espansione in campagna delle manifatture che prima erano confinate entro le mura delle città. All’interno di un allestimento dinamico e coinvolgente, presenta una serie di siti emblematici attraverso bellissimi dipinti, modelli, mappe, disegni, libri antichi, filmati.
GUIDO BELTRAMINI storico dell’architettura e curatore, è direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza. Ha insegnato all’università in Italia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Specialista di architettura rinascimentale, in particolare di Palladio e Vincenzo Scamozzi, ha dedicato una trilogia di mostre al rapporto fra letterati e artisti nel Rinascimento da Pietro Bembo a Manuzio e Ariosto.
EDOARDO DEMO insegna storia economica presso il Dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Verona. Si occupa prevalentemente di storia economica e sociale dell’Italia del
Rinascimento, tema sul quale ha scritto oltre un centinaio di pubblicazioni tra monografie, articoli e saggi editi in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco.
WALTER PANCIERA professore ordinario di Storia Moderna nel Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità dell’Università di Padova, insegna Storia Moderna e Storia della Repubblica di Venezia. Fa parte del Collegio del Dottorato di ricerca in Scienze Archeologiche, Storico-artistiche e Storiche dell’Università di Verona.
Evento del Guanxinet
Ingresso libero, senza prenotazione, fino ad esaurimento posti