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Sportello badanti: parte il nuovo servizio per l'ovest vicentino - Dal 12 ottobre uffici a Valdagno, Arzignano, Montecchio Maggiore e Lonigo

Dal 12 ottobre sarà attivo nei comuni di Valdagno, Arzignano, Montecchio Maggiore e Lonigo un nuovo servizio di supporto nella relazione con gli assistenti familiari, comunemente noti come "badanti". Il servizio rientra in un progetto sperimentale condiviso tra i comuni dell'AULSS 8 – Distretto ovest ("Rilevazione e sostegno della fase di avvio degli sportelli per l'assistenza familiare e del Registro regionale delle assistenti familiari", di cui alla D.G.R.910 del 20/06/2019) e sarà erogato tramite sportello.
 
I punti di accesso, in questa fase iniziale, apriranno un giorno a settimana per tre ore nei quattro comuni aderenti. A curare gli sportelli di Valdagno e Arzignano sarà la Cooperativa Studio Progetto, mentre a Montecchio Maggiore e Lonigo la gestione sarà affidata alla CISL di Vicenza. Entrambi collaboreranno integrando le competenze in ambito sociale e contrattuale.

Il servizio
Il servizio nasce dall'esigenza di accompagnare le famiglie nel rapporto con gli Assistenti Familiari quando questa figura si rendesse necessaria per le cure di un componente. Lo sportello integra così il sistema locale di servizi alla persona. Le attività erogate mirano a unire le necessità dei familiari con la disponibilità e la compatibilità degli Assistenti Familiari: dalla consulenza sulla normativa di riferimento del lavoro domestico e dell'immigrazione all'individuazione e all'orientamento dell'assistente familiare in relazione ai bisogni di anziani e famiglie, passando per la proposta dell'assistente familiare più idonea sulla base di necessità e richieste della famiglia richiedente e il monitoraggio dei casi attivati.
 
Orari degli sportelli
Sono previste quattro aperture settimanali, di tre ore ciascuna. Il ricevimento avviene tramite appuntamento.
A Valdagno lo sportello sarà disponibile il mercoledì mattina, dalle 9.00 alle 12.00, presso i Servizi Sociali di via San Lorenzo 2.
A Montecchio lo sportello aprirà il lunedì presso il Comune (via Roma 5, piano terra), dalle 9.00 alle 12.00.
A Lonigo il servizio sarà accessibile il martedì pomeriggio, presso le barchesse di Villa Mugna in via Castelgiuncoli (adiacente alla Biblioteca civica e di fronte al Municipio), dalle 14.30 alle 17.30.
Infine lo sportello di Arzignano sarà aperto il venerdì, dalle 10.00 alle 13.00, presso il Comune (Piazza della Libertà 12, piano terra).
 
"Con il progressivo invecchiamento della popolazione che si registra da tempo nel nostro territorio - spiega l'Assessore alle Politiche Sociali e della Famiglia, Tiziana De Cao - sempre più famiglie hanno l'esigenza di ricorrere a figure professionali che le aiutino nell'assistenza quotidiana ai propri cari. L'intento dello sportello è di fare da punto di riferimento tra domanda e offerta, ponendosi anche a garanzia della qualità delle figure indicate. Spesso le famiglie si trovano a dover decidere in pochi giorni con il serio rischio di affidarsi alla prima figura che si propone loro. Non sempre le esperienze sono state positive e questo genera inutili frustrazioni e tensioni interne che la famiglia stessa può evitare, prima di doversi rivolgere a delle strutture assistenziali che non sono sempre in gradi di prendere in carico l'ospite entro tempi brevi. Già in passato lo sportello attivato a Valdagno aveva riscosso un certo successo e apprezzamento. Ora lo riproponiamo con una sinergia tra i 4 principali comuni dell'ovest vicentino, in modo da fornire dei punti di riferimento decentrati sul bacino di riferimento."

"Con queste nuove aperture - sottolinea Raffaele Consiglio, segretario generale provinciale di Cisl Vicenza - proseguiamo il percorso avviato ormai da due anni che ha portato alla creazione di diversi sportelli in tutta la provincia, in grado di intercettare i bisogni delle famiglie e allo stesso tempo delle lavoratrici nell’ambito dell’assistenza sanitaria. Come sempre la logica è quella della rete, mettendo insieme le competenze di tutti i partner per offrire un servizio in grado di tutelare le famiglie e allo stesso tempo le lavoratrici. Questi sportelli rappresentano infatti dei veri e propri presidi della legalità in un settore, quello dell’assistenza domiciliare, dove purtroppo il lavoro irregolare continua a essere un fenomeno diffuso. E voglio ricordare che questo per le famiglie comporta rischi significativi, sia in termini di rivalse contrattuali da parte dei lavoratori, sia per lo scarso controllo circa le effettive competenze delle persone a cui affidano i loro cari".