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La scuola va a teatro: partita anche la 33^ edizione

Comunicato stampa
La scuola va a teatro: partita anche la 33^ edizione
Oltre 1.900 gli studenti previsti a teatro da gennaio a marzo

Si prepara a spegnere ben 33 candeline l'ormai tradizionale rassegna La scuola va a teatro, una sorta di istituzione in città nell'ambito delle proposte culturali rivolte ai più giovani.
Il via ufficiale ieri, 16 gennaio, con il primo dei tre spettacoli inseriti in cartellone e che richiameranno a teatro 1.900 studenti solo dalle scuole primarie e secondarie di primo grado di Valdagno. A loro si aggiungeranno un centinaio di altri studenti dai comuni di Altissimo e Brogliano, insieme agli utenti delle cooperative sociali locali.
Quattro sono le date in programma. ieri e oggi, 16 e 17 gennaio, con un totale di 3 repliche in scena ci sarà lo spettacolo dedicato ai 500 anni dalla scomparsa di Leonardo Da Vinci Noi e Leonardo pittore, a cura della Compagnia Franceschini. Il 12 marzo sarà il turno di Io me ne frego, spettacolo di Manifatture teatrali milanesi. Si chiuderà poi il 24 marzo con una doppia replica affidata a Crest e allo spettacolo La bottega dei giocattoli.

Gli spettacoli
16-17 gennaio
Compagnia Franceschini performing arts - Noi e Leonardo pittore
Spettacolo-performance in occasione dei 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci
L’idea di creare uno spettacolo che abbia Leonardo da Vinci non solo protagonista artistico e culturale, ma anche accompagnatore di sogni, esperienze, desideri che fanno parte del mondo dell’infanzia è il centro di questa proposta artistica, poetica e istruttiva.
“Per un bambino e un ragazzo scoprire che il mondo adulto ha dei legami importanti e riconosciuti col proprio vissuto è un piacere e un elemento di autostima, benessere e considerazione di se stesso, che lo aiuta nella quotidianità e anima verso la crescita.”
Testi ricavati da incontri con ragazze e ragazzi, rielaborati dall’animatore, sono lo stimolo iniziale. Sono semplici ricordi, fatti vissuti, sogni, esperienze di vita singole e collettive che l’attore-pittore elabora con pitture estemporanee e azioni teatrali, suggestive ed evocative dei temi e delle atmosfere più significative dell’arte figurativa del genio universale: gli animali fantastici. Il mistero del volo. La bellezza femminile. Le battaglie e i cavalli. La madre e il figlio. Le figure grottesche. La figura mistica, il cenacolo.  Con la musica queste immagini estemporanee vengono completate e poi sostituite dalle immagini delle opere di Leonardo che corrispondono ai temi trattati. L’attore-pittore, con le parole di Giorgio Vasari e di Leonardo, completa la relazione tra l’immaginario infantile e quello dell’artista geniale.
Scrive Leonardo Da Vinci: “Alla mia età, ho incontrato tanta gente, ho sofferto e gioito, ma soprattutto ho imparato ad amare l'Amore, e a rifiutare l'odio. L'Amore dona a noi stessi l'eterna gioventù, e ogni domani è importante per incontrare nuova gente e vivere nuove storie importanti.”

12 marzo
Manifatture teatrali milanesi - Io me ne frego
Spettacolo vincitore del Premio Eolo Awards 2009 per l'interpretazione e il Premio Ribalta 2007 come Miglior Spettacolo e Migliore Recitazione
Io me ne frego! è una storia che narra l'amicizia di due ragazzi che si conoscono fin dall'infanzia: il racconto svela un rapporto che nel tempo diventa oppressione di uno nei confronti dell'altro.
Biglia, questo il soprannome del più debole dei due amici, si rende conto dei cambiamenti dell'amico, traviato da cattive compagnie, ma non vuole e non riesce a rompere il legame che li unisce, accettando dunque angherie e vessazioni. Allo stesso tempo, l'altro procede inesorabilmente verso un tragico abbrutimento che lo porterà a non riconoscere più il confine fra lecito e illecito. L'amicizia, che all'inizio era caratterizzata da una spensierata leggerezza, si incrina diventando una continua prevaricazione: le parole facili che scorrevano fra i due ragazzi diventano macigni e tutto sembra precipitare. Ma ad un certo punto Biglia, il sottomesso, trova il coraggio di ribellarsi, rompendo il silenzio e ostacolando le malefatte del suo persecutore.

24 marzo
Crest - La bottega dei giocattoli
Storie intorno a giocattoli che si animano di vita propria abitano da sempre le fantasie dei bambini, che naturalmente giocano dando un'anima agli oggetti. La nostra storia accade in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nella quali i giocattoli vivono come delle persone? O meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nella quali le persone vivono come dei giocattoli? C'è sempre una bambola più bella e c'è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare. Un mondo parallelo che aiuta i bambini a fare esperienza di emozioni, imparando a non perdere "la bussola", passando dalla gioia alla delusione, dalla malinconia all'allegria, dall'amore al risentimento. Una città solitamente notturna, perché vive nel profondo dei sentimenti. Non solo infantili.
Destinato ai bambini più piccoli, il lavoro è frutto della pluriennale attività del Crest, anche nelle scuole materne, intorno al linguaggio teatrale più efficace rispetto ad un'utenza così particolare e impegnativa, al fine di verificare linguaggi e tecniche di lavoro che, ovviamente, lasciano poco spazio alle parole a favore di immagini, musica e... gioco.
Lo spettacolo prende corpo anche dalle musiche originali di Mirko Lodedo, vero tappeto sonoro di azioni, danza e racconto che danno vita ai giocattoli. O sono i giocattoli a dar vita agli attori?
Lo scoprirete solo visitando la Bottega!