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Con lo sleep concert Femminile Singolare dà la buonanotte al suo pubblico Formula inedita per l'evento finale della rassegna in programma a Ferragosto

Si chiude con la buonanotte e l'arrivederci al prossimo anno l'edizione 2020 di Femminile Singolare. Lo fa sabato, 15 agosto, con una formula inedita per il pubblico valdagnese: uno sleep concert.
Appuntamento alle 18.00 al Parco La Favorita per la presentazione del libro Breve storia della musica elettronica e delle sue protagoniste in compagnia dell'autrice Johann Merrich.
Allo scoccare della mezzanotte, invece, sotto le fronde dei grandi alberi che popolano il parco cittadino il pubblico si accocolerà tra tende, materassini, coperte e sacchi a pelo per assistere all'originale format dello sleep concert.
L'impero della luce, così è stata intitolata la performance pensata per Valdagno, permetterà di accedere al confine tra sonno e veglia per raggiungere quello stadio intermedio in cui le percezioni del cervello virano verso il mondo interiore.
Si tratta di una performance musicale immersiva della durata di un'intera notte destinata a pubblici dormienti o in stato di dormiveglia.

Malgrado Terry Riley avesse già iniziato questa pratica nel 1970, è Robert Rich a definirla formalmente nel 1982. Compositore e musicista ambient, Rich era interessato all'indagine delle fasi REM del sonno e alla possibilità di influenzarle
attraverso gli stimoli sonori. Il primo Sleep Concert fu eseguito nel dormitorio della Stanford University, dove Rich alloggiava; iniziò alle 23 e proseguì sino alle 8 del mattino accogliendo amici del compositore, colleghi e studenti muniti di sacco a pelo. Il pubblico era invitato a vivere pienamente l'esperienza fisica, la comunità, l'esperimento scientifico, il rituale mistico. In quella occasione, Rich eseguì una sintesi di suoni profondi, drone e suoni strumentali impiegando un volume molto basso e mantenendo una continuità
atmosferica.
Gli studi di Stephen LaBerge sul sogno lucido - stati in cui il dormiente è consapevole di star sognando e può dunque controllare il sogno - ebbero un notevole impatto sulle performance di Rich; dalle teorie di Laberge emerse l'idea di una trance duratura, profonda e lenta. Durante uno Sleep Concert, mondo interno ed esterno si mescolano in un'unione sfocata; le performance generano un perfetto stato di quiete che stimola il cervello a produrre mondi post-naturali.
Gli spettatori vengono fatti sistemare per la notte, ma possono anche scegliere di seguire solo una parte dell'esibizione. Il concerto si sviluppa poi ininterrottamente fino alle 7.30 del mattino attraverso un progressivo decrescere dei volumi che accompagna lo stato di sonno. Al risveglio poi, un piccola colazione servirà a stimolare un ultimo momento di libero confronto con la formula del Public Dream: una talk di gruppo per raccontare e condividere le esperienze oniriche e percettive accadute nello Sleep Concert.

In caso di maltempo l'evento potrebbe subire delle modifiche che verranno prontamente comunicate.

Biografia
Nata nel 1981, si occupa di musica elettronica con lo pseudonimo di Johann Merrich dal 2000.
Inizia le sue sperimentazioni musicali con un modello di Yamaha AN200 nel duo electro-noise Hm? formato assieme a Genecyst (2000 – 2006).
Nel 2008 incide il primo disco solista USSR VS Paradise (in six movements) per la netlabel italiana VUOTO. L’anno successivo Fricadelique! How to be a flower-power nihilist è distribuito dalla netlabel russa Clinical Archives.
Nel 2010 fondata con altre musiciste e dj electronicgirls.org, netlabel dedicata alla musica elettronica sperimentale e partecipa con le colleghe alla 54esima Biennale d’Arte di Venezia (Ooslo Floating Pavilion, San Servolo island; Illuminations Closure Party, Giardini della Biennale, Serra dei Giardini).
Appassionata di storia della musica elettronica, nel 2012 pubblica per Auditorium Edizioni, Milano, il libro Le Pioniere della Musica Elettronica (Auditorium Edizioni, Milano). Nello stesso anno inizia a scrivere articoli sulla musica elettronica per la rivista InSound.
Grazie all’incontro con il duo di performer Andrigo&Aliprandi (2012) produce musica per la danza contemporanea (tra le varie: Effetto Cocktail Party, 2016 – 2017 con coreografie di Sara Catellani, presentato all’edizione 2018 di Fabbrica Europa Festival, Firenze) e per la danza verticale.
Con Andrigo&Aliprandi fonda l’associazione culturale Live Arts Cultures (2014) con sede a Forte Marghera (Venezia).  Approfondisce la pratica musicale seguendo workshop condotti da artisti quali Theo Teardo, Pauline Oliveros, Markus Stockhausen.
Dedicato alla sequenza dei numeri di Fibonacci, Golden Min., the Fantastic and irrational Number realizzato dal gruppo 21 – un’orchestra elettronica di 11 elementi – è stato il primo passo verso la scrittura di partiture grafiche e verbali.
Esplora i principi della Musica Intuitiva di Stockhausen scrivendo partiture per l’ensemble The Expanding Universe eseguite in Francia, Italia, Bosnia e Croazia. Tra 2017 e 2018 The Expanding Universe divide il palco con Cluster/Roedelius, Evan Parker, Walter
Prati, Giancarlo Schiaffini e molti altri protagonisti della scena sperimentale.
Collabora con artisti provenienti da diverse discipline, come la fotografa Sissa Micheli (Knödelperformance, Stadtmuseum, Brunek 2012); l’artista Corinne Mazzoli (Sala Gioccchi Project, Venezia 2013); l’artista visiva Gabriela Stoica (Mirror Mirror, who I am? Meru Gallery, Iasi, Romania, 2016); la regista giapponese di teatro delle ombre Beniko Tanaka (Claralua, Marionette Museum, Lisbona nel 2015 Moraes-San e o Culto do Chà, Porto 2017).
Si occupa di riportare alla luce la storia della donne coinvolte nella musica elettronica e, più in generale, della sperimentazione musicale attraverso workshop, lecture, sessioni di ascolto guidato e dj set. Tra 2017 e 2018 condivide il palco con artisti quali Mouse on Mars e Zu. Una parte della sua ricerca musicale è dedicata alla sensibilizzazione in materia di temi ambientali attraverso l’uso dell’elettronica; nel 2015 avvia la serie Geography of human violence. La prima installazione sonora, Dall’orlo il ghiaccio fece crich più forte, è realizzata per mezzo dei suoni di geofoni della stazione idrometrica Aquased, Ponte Stelvio. La seconda opera, Mechanical Vibrations, è un requiem contemporaneo per la città di Venezia presentato alla Venice International Performance Art Week nel
2016. La terza parte dedicata agli effetti dei cambiamenti climatici, Venus before Venus è stata eseguita al Padiglione Francia, Biennale d’Arte di Venezia, Giardini, Venezia nell’agosto del 2017.
Con The Expanding Universe, nel 2018 partecipa al Festival Santarcangelo, proseguendo l’esperienza degli Sleep Concert inaugurata nel 2017 al Teatrino di Palazzo Grassi, Venezia.
Le sue ricerche sui contributi delle donne nella musica elettronica sono comparse in RedBull Music Academy Daily.