Un ritorno della poesia
Mostra delle opere dell'artista Carola Mazot // 17 - 31 marzo 2018
Quando |
17/03/2018 18:00
al 31/03/2018 19:00 |
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Dove | Galleria Civica Villa Valle |
Riferimento | Ufficio eventi e cultura |
Telefono | 0445 428223 |
Aggiungi | iCal |
Viene inaugurata sabato 17 marzo 2018, alle 18.00 in Galleria Civica Villa Valle, l'esposizione delle opere della Donazione alla Città di Valdagno dell'artista Carola Mazot.
La mostra rimarrà aperta fino a sabato 31 marzo con il seguente orario:
🔹giovedì e venerdì dalle 16 alle 18.30
🔹sabato dalle 16 alle 19 // domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Così sintetizza la sua esperienza artistica Carola Mazot in uno scritto che ritroviamo all'interno del catalogo della mostra: «Del resto tutta la nostra esistenza è un intreccio di combinazioni con questo filo che ci accompagna da dove veniamo a dove arriveremo.»
🔹Carola Mazot, nome d’arte di Carolina Marzotto, nasce a Valdagno nel dicembre del '29. Veneta d’origine, milanese d’adozione, inizia a tredici anni la pittura con il nonno materno Vettore Zanetti Zilla, a sedici entra nello studio di Donato Frisia, a diciotto lo scultore Lorenzo Pepe la prepara ad entrare all’Accademia di Brera, dove frequenterà un anno di disegno con Giacomo Manzù.
Trasferita a Venezia prosegue con la scultura. Infine dopo alcuni anni, tornata a Milano, studia con Marino Marini. In seguito tornata alla pittura, si diplomera’ nel ‘69 all’Accademia di Brera con Pompeo Borra.
🔹Ha vissuto e lavorato a Milano, dove è scomparsa nel maggio 2016. Le sue esposizioni hanno fatto il giro del mondo, da Milano a Verona e Venezia, ma anche a Parigi, Vienna, Varsavia, New York e San Francisco.
Il suo stile è quello di un “espressionismo calmo e felpato”, come lo definisce Giorgio Seveso, quello di una pittrice che “ama troppo il mistero, la forza che promana da ogni essere e da ogni oggetto, per perdersi nei particolari” (Franco Loi). “Così zoomate, così riassuntive e commosse, le sue tele sembrano realizzare l’unione armoniosa di tutte le arti”, dice di lei Liana Bortolon ed è chiaro come la sua formazione ed esperienza personali incidano sul lungo e corposo catalogo delle opere prodotte.