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Valdagno difende con decisione il punto nascite del San Lorenzo

Dopo l'appello congiunto dei sindaci della valle, il primo cittadino Acerbi rimarca con forza la sua posizione. Il punto nascite va assolutamente mantenuto e potenziato come richiesto da anni

Non accenna a finire lo schieramento dei sindaci della valle dell'Agno a difesa dell'ospedale San Lorenzo e dei servizi socio-sanitari del territorio.
Insieme alla ferma presa di posizione dei primi cittadini, anche il Sindaco Acerbi ha voluto ribadire che i servizi socio sanitari e l'ospedale di Valdagno non si toccano.

«Il punto nascite di Valdagno gode di personale più che qualificato - ha spiegato il sindaco Acerbi - e standard qualitativi invidiabili. In tanti anni, sia in questo reparto che in altri, non abbiamo mai avuto casi di malasanità e questo è molto significativo.

Il nostro Ospedale è definito dalle schede regionali a tutti gli effetti un ospedale di montagna e quindi per quanto riguarda il numero dei parti non rientra nei parametri minimi fissati per gli altri ospedali. La Regione aveva già colto la peculiarità geografica del nostro territorio, riconoscendone le particolari necessità di salute.

Ora non si può e non si deve tornare indietro!

Quello che serve, invece, come chiediamo da anni alle autorità competenti, è il potenziamento del nostro punto nascite, non la sua soppressione. Un potenziamento in termini di risorse, umane e specialistiche, che sicuramente farebbe subito aumentare il numero annuo di parti, portandolo di gran lunga oltre il numero minimo previsto, cosa che, ripeto, comunque non vale per gli ospedali di montagna come il nostro.

Con la conferenza dei Sindaci e con tutti gli attori che da anni si battono per la difesa del San Lorenzo, abbiamo rinnovato le nostre richieste e siamo a chiedere segnali concreti da parte di chi decide. Non è pensabile che un servizio necessario ad una intera valle, un servizio che funziona molto bene, tanto da attrarre pazienti anche dai territori circostanti, venga messo in discussione.

Faremo ancora una volta tutto quello che è in nostro potere a difesa del nostro Ospedale, sicuri che nella vallata, Amministratori, Categorie economiche, Associazioni e soprattutto i Cittadini saranno con noi.»