Integrazione lavorativa di persone con svantaggio sociale

Nuovo progetto Comune - Ulss5

È stato presentato a Valdagno il nuovo progetto di “Integrazione lavorativa della persona in svantaggio sociale”, frutto della collaborazione fra Comune di Valdagno e Ulss 5.
Ad illustrare il progetto erano presenti l'Assessore ai Servizi Sociali e Vicesindaco di Valdagno Giancarlo Acerbi, la Direttrice dei Servizi Sociali Ulss 5 Antonella Pinzauti e la responsabile del Servizio di Integrazione Lavorativa dell'Ulss 5 Rafaella Dal Lago.

Si tratta di un tentativo innovativo, nell'intera Ulss e oltre, di gestire le situazioni di disagio sociale grazie a politiche attive di integrazione lavorativa, con l'obiettivo di superare la logica di sola assistenza, almeno nei casi dove ciò è possibile.
Anche a Valdagno, stante la perdurante crisi economica, sono in crescita le persone che richiedono sostegno a seguito di disadattamento sociale. Con il Patto Sociale per il Lavoro, alcune di queste azioni sono state convertite in inserimento lavorativo, con buoni risultati. In altri casi, la particolare fragilità richiede attività di accompagnamento nel percorso di inserimento.
Il nuovo progetto Comune-Ulss5 - il primo di questo genere nel territorio Ulss 5 e fra i primi nel Veneto - si propone di intervenire in queste situazioni. Il meccanismo prevede che il contributo economico, in questo genere specifico di situazioni, venga convertito in borsa-lavoro, a fronte della partecipazione a tirocini in azienda. Date le specifiche situazioni, è fondamentale l'azione di presa in carico, personalizzazione dei tirocini, assistenza alle aziende, monitoraggio dei risultati, operazioni rese possibili dalla collaborazione specialistica del SIL.
L'obiettivo finale è quello di favorire, nei casi in cui è possibile, un percorso che, attraverso una modifica dello stile di vita, conduca al reinserimento e all'uscita dall'assistenza. In questo modo, anche il sistema dei Servizi acquisisce sostenibilità e capacità di far fronte alla crescita delle richieste.
Per il momento il progetto verrà attuato in via sperimentale, su pochi soggetti, grazie alla collaborazione di alcune aziende, ma la prospettiva è quella di estenderlo nel futuro